Ciondolo in argento sterling "Porfido rosso" in marmo romano
• Fatto a mano 100% Made in Italy
• Vero Marmo Romano "Porfido Rosso".
• Materiale della lunetta: argento sterling 925
$353.00
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In questo pendente in argento 925 è protagonista un frammento di un antico marmo romano ormai introvabile: l'illustre porfido rosso. Questo marmo rosso scuro, ornato da inclusioni bianche o rosa, proveniva da cave dell'Egitto e fa risalire il suo utilizzo all'epoca tolemaica. Con il regno di Traiano a Roma l'estrazione e l'utilizzo del porfido divenne una pratica consueta. Sculture, statue, sarcofagi e intarsi di pavimenti dal design intricato erano tra le sue varie applicazioni, al punto che Diocleziano adornava i suoi palazzi esclusivamente con questo materiale squisito.
Il Porfido Rosso Imperiale, una pietra rara e preziosa dal significato storico, fu scoperto per la prima volta in Egitto nel 18 d.C. dal legionario romano Caius Cominius Leugas. La fonte esclusiva del porfido rosso imperiale era la cava di Mons Porpyritis in Egitto, e il suo trasporto a Roma prevedeva un viaggio lungo la strada del porfido fino al fiume Nilo, seguito dalla spedizione. I romani tenevano in grande considerazione questa pietra per la sua applicazione in intagli, statue e pannelli intarsiati all'interno di strutture iconiche come il Pantheon. Simbolo di grande ricchezza e potere, all'Imperatore era riservato il possesso del Porfido Imperiale e la capacità di costruire con esso. Tuttavia, verso la fine del III secolo, la disponibilità di marmi pregiati, tra cui il porfido rosso, diminuì, portando a costi esorbitanti e al conseguente esaurimento delle cave.
Il Porfido Rosso Imperiale, una pietra rara e preziosa dal significato storico, fu scoperto per la prima volta in Egitto nel 18 d.C. dal legionario romano Caius Cominius Leugas. La fonte esclusiva del porfido rosso imperiale era la cava di Mons Porpyritis in Egitto, e il suo trasporto a Roma prevedeva un viaggio lungo la strada del porfido fino al fiume Nilo, seguito dalla spedizione. I romani tenevano in grande considerazione questa pietra per la sua applicazione in intagli, statue e pannelli intarsiati all'interno di strutture iconiche come il Pantheon. Simbolo di grande ricchezza e potere, all'Imperatore era riservato il possesso del Porfido Imperiale e la capacità di costruire con esso. Tuttavia, verso la fine del III secolo, la disponibilità di marmi pregiati, tra cui il porfido rosso, diminuì, portando a costi esorbitanti e al conseguente esaurimento delle cave.