APE – Autentico pendente greco in oro 24 carati e argento, IV secolo a.C.
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Nell’antica Grecia — e in particolare a Efeso — l’ape era un potente simbolo religioso legato al culto di Artemide Efesia, una delle divinità più venerate del mondo greco. Le sacerdotesse della dea erano chiamate Melissae, ovvero “api”, e incarnavano purezza, devozione e armonia con il divino. L’ape compare spesso sulle monete efesine, spesso accompagnata dal cervo e dalla palma, entrambi attributi della dea.
Quest’oggetto potrebbe essere appartenuto a una donna di alto rango o a una sacerdotessa, e probabilmente serviva come pendente votivo o amuleto protettivo. La combinazione di oro e argento, insieme alle sottili incisioni che definiscono le ali e il corpo, è tipica della gioielleria ellenistica dell’Asia Minore, rinomata per i contrasti di colore e la precisione naturalistica.
Il simbolismo dell’ape nella cultura greca è ricco e complesso: rappresenta purezza, fertilità, ordine cosmico e rinnovamento. Grazie alla sua capacità di produrre miele — considerato il “cibo degli dèi” — l’ape divenne anche simbolo di immortalità e dolcezza divina. Dalla Creta minoica all’Efeso ellenistica, l’immagine dell’ape è rimasta una delle metafore più antiche e affascinanti che uniscono natura, sacralità e femminile.