Ciondolo in argento sterling con moneta cartaginese autentica del IV secolo a.C. raffigurante un cavallino rampante; Dea Tanit nella parte posteriore

• Fatto a mano 100% Made in Italy • Moneta romana autentica in bronzo IV sec. AVANTI CRISTO • Materiale della lunetta: argento sterling 925
£475.00

In questo pendente è incastonata un'autentica moneta antica (IV secolo aC) proveniente da Cartagine, raffigurante un cavallino rampante; dall'altra parte della medaglia c'è la Dea Tanit.

Per le popolazioni antiche i cavalli rientravano a pieno titolo nel mito e più in generale nelle origini del mondo. Nell'antica Roma il cavallo era l'emblema della continuità della vita intesa come rinascita, fertilità e forza. Compagno fedele sia nella vita domestica che nel settore militare.
Il cavallo, così dominante nella società, era uno dei motivi più frequentemente raffigurati nei manufatti romani. Il cavallo può essere trovato su oggetti d'arte pubblica e per la casa, su tutto, dalle monete alle stoviglie, dalle lapidi ai gioielli.

Tanit, o Tanith, è la Grande Dea di Cartagine, lì venerata come la sua divinità principale. È una dea del cielo che governava il sole, le stelle e la luna; e come Dea Madre veniva invocata per la fertilità. Sua è la palma, versione desertica dell'Albero della Vita; e come simbolo della forza vitale della Terra, anche il serpente è suo: infatti il ​​suo nome significa "Signora Serpente". È identificata sia con Ashtart (Astarte) che con Athirat, e gli altri suoi simboli includono la colomba, l'uva e il melograno (entrambi simbolici di fecondità e fertilità), la falce di luna e, come Ashtart, il leone.
Cartagine era una città della colonia fenicia nell'Africa settentrionale, non lontano dalla moderna città di Tunisi in Tunisia. Cartagine, la versione romana del nome fenicio Karthadasht, che significa "Città Nuova", fu fondata intorno al IX secolo a.C. da Didone, o Elissa (dal fenicio Elishat), la figlia del re di Tiro nella leggenda romana. Didone, tuttavia, essendo usato anche come epiteto della dea fenicia della Luna, è probabilmente da considerare un aspetto o un nome alternativo di Tanit, la dea protettrice di Cartagine. Il culto di Tanit risale al V secolo a.C. e non è sicuro se Tanit fosse una divinità locale adottata dai coloni fenici o una versione di Ashtart/Athirat che avevano portato con sé dalla Fenicia.
Tanit era la divinità più alta di quella città, chiamata "la Signora di Cartagine"

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