Moneta romana antica autentica del III secolo d.C. - Pendente in argento raffigurante un'aquila con un ramo di alloro.

• Realizzato a mano 100% Made in Italy • Autentica moneta romana in argento del III secolo d.C. • Materiale del castone: Argento Sterling 925
£502.00

Questo pendente in argento sterling racchiude una moneta romana autentica del III secolo d.C., un tetradramma, che raffigura un'aquila che tiene una corona d'alloro nel becco; sul rovescio della moneta possiamo vedere il busto dell'Imperatore Elagabalo.

L'aquila, nell'antichità, rappresentava l'Icona di Giove, padre di tutti gli dei e protettore dello stato. Come tale, serviva come simbolo del potere di Roma e del suo impero ed era utilizzata come insegna dall'esercito.

Nel maggio del 218 d.C., la Legione Romana III Gallica, di stanza a Emesa, proclamò imperatore Sextius Varius Avitus Bassianus, che assunse il nome di Marco Aurelio Antonino e passerà alla storia come ELAGABALO o Elagabalo.
La proclamazione avvenne a causa delle trame di sua madre Julia Soemia e sua nonna Julia Mesa, che affermarono che era il figlio naturale di Caracalla. Macrino resistette, ma fu abbandonato dalle sue stesse truppe, sconfitto dai rivoltosi vicino ad Antiochia e poi ucciso. Dopo la soppressione di alcuni tentativi di opposizione, nel 219 d.C. Elagabalo raggiunse Roma, dove lasciò il governo nelle mani di Julia Mesa. Lei associò al trono di Elagabalo il figlio dell'altra sua figlia, Julia Mamea, Alessandro Severo. Con il diffondersi del malcontento per il cattivo governo, Elagabalo fu ucciso dai Pretoriani. Elagabalo aveva fatto trasportare a Roma la pietra simbolica che rappresentava il dio Elaiagabalos, divinità solare, dove venne costruito un tempio per la nuova divinità (Deus invictus Sol Elagabalus) sul Palatino. Dopo la morte dell'imperatore, il culto di Elaiagabalos a Roma fu soppresso e la pietra sacra fu restituita ad Emesa.