Moneta romana autentica (II secolo a.C.) raffigurante una cornucopia - Pendente in argento Sterling; sul retro è presente la Dea Roma.

La cornucopia, spesso raffigurata come un corno traboccante di frutta e fiori, appare frequentemente in dipinti come simbolo dell'Abbondanza. È anche un attributo tradizionale della dea Fortuna. Questo simbolo porta diverse connotazioni, compresa la sua simbologia fallica, che indica potenza, forza e abbondanza.

Il termine "Cornucopia", derivato dal latino, significa letteralmente "corno dell'abbondanza". Questo simbolo ha avuto un significato positivo e fortunato per secoli. Le profonde scanalature del corno, piene di vari beni, rappresentano ricchezza e fertilità, con origini radicate nella mitologia greca.

Secondo una leggenda antica, Zeus sfuggì a suo padre Crono, che aveva divorato i suoi altri figli, grazie alla capra Amaltea, una divinità naturale. Amaltea portò Zeus in una grotta a Creta e lo nutrì col suo latte, garantendo la sua salute e forza. Un giorno, mentre giocava con Amaltea, Zeus ruppe uno dei suoi corni mentre lo stringeva saldamente. In seguito, nella vita, Zeus, ora forte e vigoroso, si mise in viaggio per conquistare il trono dell'Olimpo, sconfiggendo suo padre e riconquistando la sua posizione. Tuttavia, non dimenticò mai la capra che lo aveva nutrito.

In segno di gratitudine, Zeus prese il corno rotto, che era cavo all'interno, e lo riempì di fiori e frutta. Da questo corno miracoloso, sarebbe emerso tutto ciò che il proprietario desiderasse. Di conseguenza, la Cornucopia è ampiamente considerata un simbolo dei desideri più profondi: la capacità di realizzare i propri desideri più profondi.

La nostra gioielleria, Serra Roma, presenta con orgoglio una squisita collezione che onora magnificamente le antiche tradizioni delle civiltà greche e romane. Ciascun pezzo della nostra collezione, comprese autentiche monete e intagli romani e greci antichi, è accompagnato da un certificato di autenticità che fornisce la prova della sua importanza storica e dell'origine.