Fermacarte in argento sterling e marmo raffigurante la dea Artemide, Orione e sua moglie Eos.

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Questa placca in argento 925 su marmo nero belga raffigura tre personaggi: la dea Artemide che scocca una freccia, il gigante Orione e, a destra, sua moglie Eos (Aurora) Orione era un gigante, figlio di Poseidone ed Euriiale, figlia di Minosse, re di Creta. Una delle tante storie mitologiche che parlano di lui racconta che, sull'isola di Chios, una notte corteggiò Merope, figlia del re Enopio, la quale, arrabbiata per l'insulto, lo rese cieco ed esiliato. Orione si rifugiò nell'isola di Lemno dove Efesto, compatito per la sua cecità, lo affidò alla guida di Cedalione, che lo condusse verso oriente, fin dove sorgeva il sole; lì grazie a Eos, l'Alba, riacquistò la vista e la prese in moglie. Cacciatore dagli occhi azzurri, usciva di notte accompagnato dal suo fedele segugio Sirio, alla ricerca della preda. La dea Artemide, che condivise con lui molte cacce, si innamorò perdutamente di lui e, nonostante fosse famosa per la sua sacra castità, gli fece esplicite offerte. Orione declinò con garbo i ripetuti inviti, spiegando alla dea che non avrebbe mai potuto tradire la sua amata sposa Eos, alla quale era eternamente grato per aver riacquistato la vista. Inizialmente Artemide si mise l'animo in pace, ammirando, infatti, l'insolita fedeltà dell'uomo. Ma quando scoprì poi che Orione si era innamorato delle Pleiadi, le sette figlie di Atlante e Pleione, e che aveva cominciato a molestarle, la dea rimase accecata dall'ira... sull'isola di Ortigia, per gelosia. , scagliò una freccia uccidendolo.