Spilla in Micromosaico di Luigi Moglia Raffigurante Cagnolino Falene
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Questa spilla in oro e micromosaico, realizzata da Luigi Moglia intorno al 1840, presenta un'affascinante raffigurazione di un cagnolino. In particolare, la firma di Moglia, "LM", è delicatamente posizionata nell'erba sotto la figura canina. Il Museo Borgogna di Vercelli espone con orgoglio una riproduzione di Moglia del magnifico affresco di Guido Reni, "Aurora", originariamente ospitato nel Palazzo Pallavicini Rospigliosi, Roma.
Originario dello Studio del Mosaico Vaticano fondato nel 1727, questo micromosaico riflette l'apice della maestria artistica di Roma. Lo studio ha attirato i migliori artigiani del mosaico, rendendo Roma una destinazione accattivante per i viaggiatori del Grand Tour. Le piazze e i monumenti della città, immortalati da innumerevoli artisti, hanno ispirato non solo grandi dipinti e sculture, ma anche intricati micromosaici. Queste meraviglie in miniatura, che mostrano motivi classici accanto a scene quotidiane, animali e flora, hanno affascinato gli spettatori con il loro design meticoloso, i colori vivaci e le composizioni armoniose.
Inizialmente, i micro mosaici venivano realizzati su supporti di rame, con tessere di pietra o vetro. In seguito, pietra e vetro divennero materiali preferiti, soprattutto per il montaggio in montature d'oro o d'argento, trasformando semplici placche in squisiti gioielli come collane, bracciali, spille, orecchini, anelli e pendenti. Durante i primi anni del XIX secolo, divenne di moda per le donne benestanti del Grand Tour assemblare parure composte da placche di micro mosaico, ciascuna raffigurante una destinazione o una scena diversa.